VAGONE FERROVIARIO
"I detenuti chiamano un tale carro vagone di Stolypin, o semplicemente stolypin.
Via via che il trasporto su rotaie era introdotto nel nostro paese, mutava aspetto anche il trasferimento dei detenuti. Fino agli anni Novanta del secolo XIX i prigionieri diretti in Siberia camminavano a piedi o erano trasportati dai cavalli.
[...] Uno stolypin è un comune vagone a nove scompartimenti, di cui cinque sono riservati ai detenuti (anche qui, come ovunque nell'Arcipelago, una metà è destinata al servizio) e separati dal corridoio non da un tramezzo ma da una grata che rende visibile lo scompartimento.
La grata e fatta di barre oblique intrecciate, come ve ne sono nei giardinetti dell stazioni.
Occupa tutta l'altezza del vagone fino alla sua sommità, per cui manca il ripostiglio per il bagagliaio.
I finestrini dalla parte del corridoio sono comuni, ma con le solite grate all'esterno.
Nello scompartimento stesso non vi sono finestrini, ma soltanto un piccolo foro, anch'esso chiuso con un rete, all'altezza del secondo ripiano [...].
L'insieme visto dal corridoio ricorda molto un giardino zoologico: dietro alle sbarre, per terra e sui ripiani, certi miseri esseri rattrappiti, somiglianti a esseri umani, vi guarderanno supplichevolmente, chiedono da bere e da mangiare."
pagine 491-492, primo capitolo (" Le navi dell'Arcipelago") della seconda parte ("Moto perpetuo").
Uno stolypin. |